L’arte delle Muse – Carlo Gesualdo, il principe

Anno 2022
Luogo Oratorio San Filippo Neri

L’arte delle Muse
Concerti per Rubens a San Filippo

Il complesso di San Filippo in via Lomellini (Chiesa e Oratorio) ha ospitato quattro appuntamenti incentrati sulla musica di inizio Seicento: è stata un’occasione per immergersi nell’atmosfera culturale e artistica del periodo di Rubens in sintonia profonda con le opere esposte a Palazzo Ducale.

Sabato 26 Novembre 2022 ore 16.45 – Oratorio di San Filippo
Carlo Gesualdo, il principe
Percorso musicale e letterario tra madrigali e mottetti di Gesualdo da Venosa e testi di Guarini e Tasso
Ensemble Vox Antiqua, direttore Marco Bettuzzi

Programma:

In monte oliveti, Responsoria (1611)

Ahi, troppo saggia nell’errar, Libro I dei madrigali, T.Tasso (1594)
[seconda parte di Mentre Madonna il lasso fianco posa]

Frenò Tirsi il desio, Libro I dei madrigali, B.Guarini (1594)
[seconda parte di Tirsi morir volea]

Sento che nel partire, Libro II dei madrigali, da A.d’Avalos (1594)

Languisco e moro, Libro III dei madrigali (1595)

Io tacerò / Invan dunque o crudele, Libro IV dei madrigali (1596)

Ave dulcissima Maria, Sacrae Cantiones (1603)

Asciugate i begli occhi, Libro V dei madrigali (1611)

Sparge la morte al mio Signor nel viso, Libro IV dei madrigali (1596)

Beltà poi che t’assenti, Libro VI dei madrigali (1611)

Plange quasi Virgo, Responsoria (1611)

 

Curriculum:

Marco Bettuzzi, docente del Conservatorio genovese, è diplomato in Pianoforte (‘82, classe di Canzio Bucciarelli), Musica Corale e Direzione di Coro (‘84) e Composizione (‘89, classe di Federico Ermirio). Ha conseguito la Laurea con lode al DAMS di Bologna (‘96), con una tesi in Etnomusicologia – relatore Roberto Leydi.
Collaborazioni: Opera di Genova, RAI, Orchestra Sinfonica di Sanremo. Ha suonato in varie formazioni di musica da camera (1° Premio a Stresa), e con musicisti di fama quali Astor Piazzolla. È stato premiato in molti concorsi nazionali per la sua attività didattica, quale direttore del gruppo strumentale e corale della scuola ad indirizzo musicale Rubaldo Merello di Genova, curando le trascrizioni di tutti i brani. Ha collaborato per quindici anni con il Coro Polifonico Januensis diretto da Luigi Porro, suo maestro per la direzione di coro, conseguendo svariati premi quale direttore della Sezione Giovanile.
Dirige dalla fondazione l’ensemble madrigalistico Vox Antiqua con cui ha all’attivo numerosi concerti, tra cui spicca un Dido and Aeneas di Purcell, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Carrara, eseguito in varie città italiane.

Cecilia Bettuzzi coltiva fin da bambina la passione per il Teatro, iniziando da subito a frequentare vari laboratori scolastici. Ha all’attivo un’interessante esperienza all’interno di una produzione cinematografica, nel film documentario di Adel Oberto – regista e co-sceneggiatore assieme a Carla De Barbieri – La Scuola del Mediterraneo, basato su un articolo di Laura Gottlob su una scuola di Recco fondata nel 1934 a Villa Palme, il cui scopo era dare a bambini e ragazzi ebrei provenienti dalla Germania un rifugio sicuro e un’educazione basata su un vero progetto pedagogico.
Ha debuttato nel 2021 in una produzione del Teatro Nazionale di Genova in Quel che resta del fuoco, drammatica riflessione sulle vicende che hanno visto la città di Genova protagonista durante il G8 del 2001, per la regia di Elena Dragonetti. Da alcuni anni studia con l’attore e regista Andrea Nicolini, con cui proprio nel 2022 ha recitato ne L’ispettore generale di Gogol’ nella parte del protagonista, presso il Teatro di Sori.

L’Ensemble Vox Antiqua nasce nel 2001 come laboratorio di musica vocale polifonica presso il Conservatorio Paganini di Genova . Diretto dalla sua fondazione da Marco Bettuzzi, si dedica allo studio della prassi esecutiva del repertorio antico, in particolare madrigalistico e mottettistico del Rinascimento italiano e del primo Barocco.
Si esibisce fin da subito in concerti presso palazzi storici genovesi e partecipa a prestigiose iniziative culturali quali “Musica per Rubens” (2004) o l’inaugurazione di “Casa Paganini” (2005). Il gruppo assume da allora la attuale denominazione, proponendo ogni anno un diverso progetto ispirato da un genere, un autore o uno spunto letterario, collaborando con musicisti e artisti di ambiti diversi.
Fra il 2013 e il 2014 partecipa all’esecuzione di Dido and Aeneas di Purcell, eseguito in varie città italiane con la direzione di Marco Bettuzzi, nell’ambito di una produzione in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Vox Antiqua: Marta Barusso, Silvia Zoe Cirillo, Eugenia Cuomo Ulloa, Sofia Ferrari, Giulia Filippi, Maryia Hardzeenka, Lucia Lo, Cecilia Longhi, Carola Marasco, Jessica Mazzamuto, Lucrezia Porta, Valeria Pittaluga, Federica Salvi, Andrea Basevi, Claudio Castellini, Giampaolo Caviglia, Jacopo Fabbri, Andrea Glioti, Matteo Guerrieri, Paolo Paradiso, Stefano Passalacqua, Francesco Pezzoli

Carlo Gesualdo, il Principe

intonare un romanzo: Madrigale senza suono, di Andrea Tarabbia

L’idea di un progetto monografico su Gesualdo prende vita dopo la lettura del bel romanzo di Andrea Tarabbia Madrigale senza suono – vincitore del Premio Campiello 2019.
Da questo lavoro ho ricavato una sorta di “metatesto” che, con la collaborazione di un attore, permettesse di proporre al pubblico uno spettacolo in forma narrativa, un vero e proprio racconto in cui inserire i brani scelti: alcuni mottetti e, naturalmente, molti madrigali.
Tra le suggestioni letterarie di Tasso e Guarini e le straordinarie scelte musicali di Gesualdo, principe di Venosa – che tanto affascinarono Stravinskij e il Novecento tutto – la narrazione si snoda attraverso la sorprendente progressione stilistica dei sei libri di madrigali, il cui linguaggio armonico sempre più estremo e lacerante sconvolse i contemporanei, lasciando successivi strascichi nell’inquadramento musicologico della sua figura, ridotta a un certo momento quasi all’oblio; all’interno del percorso un intimo mottetto delle Sacrae Cantiones, in cui la figura della Vergine sembra sovrapporsi a quella della moglie Maria d’Avalos, assassinata dal Principe nel 1590; in apertura e in chiusura, infine, due grandi capolavori sacri, a 6 voci, tratti dai Responsoria della settimana santa.

Marco Bettuzzi

 

Concerto e Messa d’organo per Santa Cecilia 2022

Anno 2022
Luogo Chiesa di San Filippo Neri

Martedì 22 novembre, alle ore 17.30, presso la Chiesa di San Filippo, si è tenuto il concerto d’organo in onore di Santa Cecilia, ad opera dell’organista Bartolomeo Gallizio. La celebrazione della festa è continuata con la Messa d’organo subito dopo il concerto. Il programma prevedeva:

Jean-Jacques BEAUVARLET CHARPENTIER (1734-1794) – Offertoire en Simphonie concertante
Carlo BODRO (1841-XX secolo) – Andantino per Violoncello
Giuseppe ARRIGO (1838-1913) – Sinfonia op. 100
Felice MORETTI (1791-1863) – Elevazione in si bemolle
Giovanni MORANDI (1777-1856) – Postcommunio, da “XI Raccolta di Suonate per gli Organi Moderni”
Polibio FUMAGALLI (1830-1900) – Marcia di Vittoria

Bartolomeo GALLIZIO è nato a Mondovì nel 1964. Diplomatosi in Organo e
Composizione Organistica (con Giuseppe PEIROLO, al Conservatorio “B. Bruni” di
Cuneo) e in Clavicembalo (con Giorgio TABACCO, al Conservatorio “G.Verdi” di
Torino), ha continuato lo studio dell’Organo sotto la guida di Lionel ROGG presso il “Conservatoire de Musique” di Ginevra, conseguendo il diploma di
Perfectionnement.
Ha seguito corsi di perfezionamento tenuti da Michael RADULESCU, Renée
SAORGIN, Luigi Ferdinando TAGLIAVINI, Jean GUILLOU.
Compositore, con particolare attenzione all’organo, dal 1995 al 2014 è stato docente titolare di Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova. Ricopre ora la stessa cattedra al Conservatorio “Giorgio Federico Ghedini” di Cuneo.
Ha tenuto concerti in Italia, Francia, Inghilterra, Germania.
Collabora in qualità di continuista e di accompagnatore all’organo e al cembalo con vari gruppi vocali e strumentali, tra i quali la Società Corale “Città di Cuneo”, con la quale ha realizzato importanti produzioni ed incisioni.

 

Concerto per Tutti i Santi 2022

Anno 2022
Luogo Oratorio San Filippo Neri

Martedì 1 novembre 2022, alle ore 16.45, presso l’Oratorio San Filippo Neri di Genova, si è svolto il concerto per Tutti i Santi, progetto Meu Brasil Brasileiro 5tet – Percorsi di musica poetica.

Alessandra Cabella – voce
Gioele Mazza – chitarra
Fabrizio Ciacchella – contrabbasso
Folco Fedele – batteria
GUEST STAR: Claudio Capurro – sax alto

LA STORIA
Il concerto tutto luso-brasileiro di musica poetica a ritmo verdeoro riunisce affermati strumentisti attorno alle ricerche condotte dalla cantante Alessandra Cabella nell’ambito musicale in lingua portoghese, caratterizzate dall’approccio filologico che trae dalla professione principale di storico dell’arte presso il Ministero della Cultura. In duo col raffinato contrabbassista Fabrizio Ciacchella vengono curati gli arrangiamenti ispirati alla pura “brasilianitudine”, con l’intento di accompagnare l’ascoltatore in un viaggio ideale alle radici della musica popolare brasiliana.
Completano la band tre affermati musicisti di jazz con un debole per il samba e la bossa nova: la guest star Claudio Capurro, sassofonista di grandissimo talento ed esperienza, l’estroso e appassionato chitarrista Gioele Mazza e il versatile e fantasioso batterista Folco Fedele.

LA RICERCA E LA NOVITA’
Con questo nuovo progetto presentato all’Oratorio di San Filippo per la prima volta, gli artisti del quintetto “Meu Brasil Brasileiro” ricreano le atmosfere della musica popolare brasiliana con una cura filologica della pronuncia sia musicale, sia linguistica e un’accurata ricerca sui testi poetici, divenuti tappe iconiche nella storia della musica e della vita non solo brasiliana, ma mondiale.
Non si tratta di semplici cover, ovvero brani ricalcati sulle versioni più famose, né di riproposizioni di canzoni di bossa nova come può capitare di ascoltare nei concerti di jazz, filtrati attraverso l’estetica di quest’ultimo genere, bensì di rivisitazioni profondamente rispettose dei canoni musicali brasiliani ed evocative del contesto di origine, attraverso un approfondito studio storico-sociale e il racconto di storie e aneddoti legati non solo alle figure straordinarie che hanno composto e interpretato questa musica immortale, ma anche alla genesi dei singoli brani, i cui testi sono spesso autentici componimenti poetici.

I MUSICISTI
Il talento estroso e virtuosistico del sassofonista Claudio Capurro lo ha portato a suonare in concerto con i più importanti jazzisti europei e americani, nonché a far parte per un paio d’anni dell’orchestra di Paolo Conte. Raffinato arrangiatore, ha fondato e diretto per anni un’orchestra jazz di una ventina di elementi, la Big Borgo Band, che ha accompagnato solisti di fama mondiale. La fluidità del suo sofisticato fraseggio, la sua grandissima preparazione e l’eminenza del suo gusto jazzistico fanno di lui uno dei più grandi sassofonisti europei.

Appassionata cultrice della lingua portoghese e della musica lusofona, la cantante Alessandra Cabella da anni approfondisce lo studio del fado europeo e della música popular brasileira, cui dedica una ricerca filologica curando l’approfondimento poetico dei testi e cantando in diverse formazioni: dal più essenziale duo voce e contrabbasso a sestetti con più fiati e ritmica.
L’estro e la versatilità del chitarrista Gioele Mazza sono sostanziati da anni di studio e pratica tra Roma, Londra e Genova, dove si  laurea in chitarra jazz al Conservatorio. Collabora con grandi nomi di artisti della scena europea e, fra i vari generi, ha una dichiarata predilezione per la musica brasiliana.
Fabrizio Ciacchella ha iniziato ventenne lo studio del jazz sul contrabbasso sia con metodi tradizionali, sia suonando per un anno come musicista di strada (e di metropolitana!) a Parigi, incrociando le sue note con quelle di giovani jazzisti americani ed europei. Si è successivamente perfezionato frequentando workshop internazionali e tiene regolarmente concerti nei jazz club e nei teatri.
Folco Fedele è un batterista e percussionista dotato di grande talento e versatilità, che lo hanno portato a frequentare con successo generi molto differenti, dal jazz tradizionale a quello moderno, dalla musica pop a quella brasiliana, dalla musica classica a quella etnica, sia in concerti dal vivo sia in sedute di registrazione in studio.

Potete seguire il gruppo alla pagina facebook Jazz & Saudade Experience.

L’arte delle Muse – Membra Jesu nostri

Anno 2022
Luogo Oratorio San Filippo Neri

L’arte delle Muse – Concerti per Rubens a San Filippo

Il complesso di San Filippo in via Lomellini (Chiesa e Oratorio) ha ospitato quattro appuntamenti incentrati sulla musica di inizio Seicento: è stata un’occasione per immergersi nell’atmosfera culturale e artistica del periodo di Rubens in sintonia profonda con le opere esposte a Palazzo Ducale.

Sabato 1 Ottobre 2022 ore 21 – Oratorio di San Filippo
Membra Jesu nostri
Oratorio di D. Buxtehude
Corale Santo Stefano, direttore Valentino Ermacora

Solisti: (allievi del Conservatorio N.Paganini)
Daria Ryzhova: Soprano
Carola Marasco: Soprano
Lorenza Cevasco: Contralto
Lorenzo Renosi: Tenore
Giulio Ceccarelli: Basso
Coro: Schola Cantorum S.Stefano
Soprani I: Giovanna Aita, Barbara Sénès,
Daria Ryzhova
Soprani II: Danila Aita, Patrizia Lanza,
Carola Marasco
Contralti: Alexandra Borissova, Elena Lanza,
Elisabetta Romano, Paola Silva, Lorenza Cevasco
Tenori: Vincenzo Di Mauro, Lorenzo Renosi
Bassi: Sandro Gattorno, Stefano Passalacqua,
Giulio Ceccarelli
Ensemble Strumentale:
ViolinoI: Valerio Giannarelli
Violino II: Carola Bellino (Allieva)
Viola da Gamba: Andrea De Venuto
Violoncello: Cécile Peyrot
Violone: Maurizio Less
Clavicembalo: Luca Finocchietti
Organo e direzione: Valentino Ermacora

L’associazione musicale “Schola Cantorum
S.Stefano “, fondata e diretta dal M°Valentino
Ermacora, si costituisce a Genova nel 1996 con
l’obiettivo di promuovere iniziative di divulgazione
e di ricerca nell’ambito della cultura musicale
italiana ed europea del XVII e XVIII secolo, con
particolare attenzione agli autori italiani; studiare ed
eseguire le opere del periodo barocco nel rispetto
delle più recenti ricerche di carattere filologico
interpretativo; valorizzare,attraverso le varie attività,
architetture di inestimabile pregio, talvolta poco
conosciute, presenti nel nostro territorio.

Ecco qualche dettaglio sull’autore e
sull’Oratorio che questa sera viene interpretato
dalla Schola Cantorum S. Stefano, in
collaborazione con il Conservatorio Niccolò
Paganini di Genova e sotto la direzione del M°.
Valentino Ermacora.
Dietrich Buxtehude, Bad Oldesloe o Helsingborg,
1637 – Lubecca, 1707, compositore e organista
tedesco-danese, fu particolarmente colto:
poliglotta e poeta, fu strumentista all’organo, di
cui sviluppò la fantasia, il corale e la fuga,
influenzando molti compositori coevi.
Figlio d’arte, Buxtehude si spostò in varie città
della Germania settentrionale prima di stabilirsi a
Lubecca, dove la sua fama raggiunse il culmine,
al punto che le sue rappresentazioni erano note in
tutto il Paese.
Benché buona parte delle sue composizioni ci
siano giunte grazie a manoscritti e copie,
purtroppo delle sue produzioni all’epoca più
celebrate, ovvero i concerti noti come
Abendmusiken, non si è conservato alcuno
spartito. La Marienkirche di Lubecca, di cui
appunto era organista (incarico che era
considerato il più prestigioso e ambito in terra
tedesca) disponeva di due famosi organi: il Große
Orgel e il Totentanzorgel, ai quali Buxtheude si
esibiva, richiamando ascoltatori appassionati, tra
cui Johann Sebastian Bach.
Nel 1705 Bach si fece concedere appunto un
permesso per andare a sentirlo suonare,
compiendo un viaggio a piedi di circa
quattrocento chilometri da Arnstadt, ove era
organista della Bonifaciuskirche, a Lubecca, dove
assistette appunto alle Abendmusiken nella
Marienkirche. Sembra che Bach avesse preferito
ascoltare Buxtehude in segreto, in modo da
poterne carpire i segreti del mestiere, segreti di
cui fece tesoro al suo ritorno, come
testimoniarono i suoi superiori della
Bonifaciuskirche.
Non è quindi accertato – come la leggenda ci ha
invece tramandato – che anch’egli (al pari di
Georg Friedrich Händel e Johann Mattheson, che
si recarono a Lubecca precedentemente) si fosse
rifiutato di sposare la figlia di Buxtheude,
conditio sine qua non per potergli succedere
nell’incarico (cosa che d’altronde fece a sua volta
lo stesso Buxehude, che sposò la figlia
dell’organista suo predecessore, secondo la regola
allora in vigore). Alla morte di Buxtehude, la
figlia fu finalmente sposata dal suo successore.
Le composizioni organistiche di Buxtehude si
compongono di Preludi, Passacaglie, Ciaccone e
Corali, ovvero gli elementi più importanti della
liturgia luterana.
Nell’ambito del centinaio di opere vocali
pervenuteci, si pone in evidenza il brano eseguito
stasera e che fa parte del repertorio della Schola
Cantorum S. Stefano, come anche altre opere del
compositore.
Membra Jesu Nostri, BuxWV 75, composto nel
1680, viene considerato come il primo
oratorio luterano e venne dedicato all’organista e
compositore Gustaf Düben.
L’Oratorio – a cinque voci, sia per quanto
riguarda il coro, sia per le parti solistiche – è
diviso in sette parti, ciascuna delle quali
corrispondente a una parte del corpo crocifisso
di Gesù Cristo: piedi, ginocchia, mani, costato,
torace, cuore e testa.
L’opera si rifà al testo latino Membra Jesu nostri
patientis sanctissima, noto anche come Rhythmica
Oratio, poema attribuito a Bernardo di
Chiaravalle, ma presumibilmente opera dello
scrittore medioevale Arnolfo di Leuven.
Buxtehude selezionò inoltre alcuni versetti biblici
tratti in particolare dall’Antico Testamento.
Ognuna delle sette parti dell’Oratorio si rifà
quindi specificatamente sia ad un testo biblico, sia
alla Rhythmica Oratio ed è a sua volta divisa in
sei sezioni, ognuna delle quali presentata da
un’introduzione strumentale.
Le parti corali e quelle solistiche (quest’ultime
con arie per una o tre voci) si susseguono secondo
uno schema rigorosamente preordinato.
Solamente le cantate quinta e sesta sono
esclusivamente solistiche.
Se alcuni brani appaiono maestosi e altri sono
pervasi da struggente e suggestiva dolcezza
(come ad esempio il Surge Amica mea dell’AD
LATUS), l’Oratorio si conclude con un Amen
prepotentemente enfatico e spumeggiante.
Note musicologiche a cura: Barbara Sénès

 

Le quattro stagioni di A. Vivaldi

Anno 2022
Luogo Oratorio San Filippo Neri

Il concerto in onore di San Filippo Neri si é tenuto sabato 21 alle ore 21. Protagonista l’Orchestra Giovanile Regionale Paganini, diretta da Vittorio Marchese; tema, le quattro stagioni di A. Vivaldi.

Qui il programma di sala:

Antonio Vivaldi – “Le quattro stagioni”
(1678- 1741)

La primavera

Allegro ( solista Alex Poggi)
Largo ( solista Francesco Pollero)
Allegro ( solista Andrea Piras)

L’Estate

Allegro non molto (solista Elena Martini)
Adagio (solista Nadia Kolova)
Presto (solista Filippo Bogdanovic)

L’Autunno

Allegro (solista Arianna Argentieri)
Adagio molto (clavicembalo Davide Pilissa)
Allegro (solista Filippo Taccogna)

L’Inverno

Allegro molto (solista Matteo Lo Bracco)
Largo (solista Rachele Checcucci)
Allegro (solista Yesenia Vicentini)

Aperitivi… in musica! – Tra Fantasia e Sonata

Anno 2022
Luogo Oratorio San Filippo Neri

“Aperitivi… in musica” é una rassegna di concerti del Conservatorio “Niccolò Paganini” coordinati da Marco Simoncini. Tali concerti si sono svolti in diverse domeniche della primavera 2022 la mattina alle ore 11.45 presso l’Oratorio San Filippo Neri di Genova (Via Lomellini 12).
https://www.conspaganini.it/ 
http://maestrosimoncini.com/

Il sesto e ultimo appuntamento, che si è tenuto domenica 15 maggio, dal titolo “Tra Fantasia e Sonata”, ha avuto come protagonista Alberto Pavani (pianoforte).

Aperitivi… in musica! – Concerti e Danze tra corde e tasti

Anno 2022
Luogo Oratorio San Filippo Neri

“Aperitivi… in musica” é una rassegna di concerti del Conservatorio “Niccolò Paganini” coordinati da Marco Simoncini. Tali concerti si sono svolti in diverse domeniche della primavera 2022 la mattina alle ore 11.45 presso l’Oratorio San Filippo Neri di Genova (Via Lomellini 12).
https://www.conspaganini.it/ 
http://maestrosimoncini.com/

Il quinto appuntamento, che si è tenuto domenica 8 maggio, dal titolo “Concerti e Danze tra corde e tasti”, ha avuto come protagonisti M° Elio Rimondi e M° Marco Cecchinelli – Chitarra e Pianoforte.

Di seguito il programma di sala:

Mauro Giuliani/Diabelli Rondò alla polacca
(1781-1829)
Leo Brouwer Très dances concertantes
1939
Joaquin Rodrigo Concerto d’Aranjuez II Tempo Adagio
(1901- 1999)

La Sacrestia monumentale di San Filippo

Anno 2022
Luogo Sacrestia monumentale di San Filippo

Al termine di una impegnativa operazione di restauro, è stata presentata al pubblico e inaugurata la Sacrestia Monumentale dell’Oratorio di San Filippo, resa possibile da un generoso contributo della Compagnia di San Paolo.

Inseriamo sul nostro sito l’articolo pubblicato su “Il Cittadino”.

Ricordiamo che la sacrestia sarà visitabile, su iniziativa dei Rolli Days e su prenotazione, venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 maggio 2022.

Aperitivi… in musica! – Violino e chitarra nella Genova dell’800

Anno 2022
Luogo Oratorio San Filippo Neri

“Aperitivi… in musica” é una rassegna di concerti del Conservatorio “Niccolò Paganini” coordinati da Marco Simoncini. Tali concerti si sono svolti in diverse domeniche della primavera 2022 la mattina alle ore 11.45 presso l’Oratorio San Filippo Neri di Genova (Via Lomellini 12).
https://www.conspaganini.it/ 
http://maestrosimoncini.com/

Il quarto appuntamento, che ha avuto come titolo “Violino e chitarra nella Genova dell’800” e si è tenuto domenica 1 maggio, aveva come protagonisti M° Fabrizio Giudice e M° Valerio Giannarelli – Chitarra e Violino.

Presentazione del concerto e programma di sala:

Il concerto di oggi ci permette di fare conoscenza con l’ambiente musicale della Genova del primo Ottocento.  Recenti studi (Fronimo n 194 di D. Prefumo) hanno confermato la presenza di Francesco Molino a Genova . L archeologo francese Jaques Boucher de Perthes nel 1805 si recò a Genova e in una lettera conferma che nel 1807 Molino era a Genova come professore di violino dal quale prendeva lezioni, Questo fatto è avvalorato anche dalle numerose dediche delle sue ( di Molino) opere ad esponenti importanti della scena genovese come le famiglie Brignole Sale, Spinola e Durazzo – A questo aggiungiamo che Molino fu maestro di violino di Agostino Dellepiane a sua volta insegnante di violino di Camillo Sivori . Un incontro con Paganini non è mai stato raccontato ma lo stile ,l area geografica ( Parigi e Genova) e gli strumenti suonati da entrambi ( violino e chitarra) sono gli stessi come pure il periodo . Molino fu autore di un celeberrimo metodo per chitarra a Parigi elogiato dal Fètis che rivaleggiò con quello altrettanto celebre di Ferdinando Carulli ,per cui non sarebbe da escludere che Paganini ebbe informazioni dirette o per interposta persona sulle tecniche in uso della nascente chitarra francese che con il nuovo secolo dell 800 rivoluzionò la struttura ,la scrittura e la tecnica dando inizio al secolo d’oro della chitarra .Sicuramente il fatto che risalta di più in ambito didattico è il constatare quanto siano presenti questi due strumenti nella formazione musicale sia dei virtuosi di violino che di quelli di chitarra . Paganini ad esempio nello scrivere studi per Camillo Sivori scrive una parte di accompagnamento di chitarra allo stesso tempo Sivori terrà una tournée in America con il chitarrista Zani de Ferranti. Per questo motivo abbiamo deciso di eseguire questo concerto insieme ai nostri allievi di chitarra e violino certi che la pratica dell’uno e dell’altro strumento la pratica e lo studio del repertorio della musica di assieme apra nuove prospettive di lavoro e di studio  .Ringraziamo Padre Enea Traffano dell Oratorio San Filippo e il conservatorio N, Paganini per questa bella opportunità che oltretutto ci permette di ascoltare musica composta ed eseguita nella nostra città di Genova

Francesco Molino (1768 – 1847  )Sonata 2 op 2 dedicata ad Amelia Spinola per chitarra con acc.di violino
-Allegro
-Romanza
-Allegretto

Nicolò Paganini Sonata per chitarra sola op MS 82 n 34 dedicata ad Eleonora Di Negro

Nicolò Paganini ( 1782-1840) Sonata I dal Centone per violino e chitarra

Nicolò Paganini Romanza dalla sonata ms 3 per chitarra con accompagnamento di violino
Carola Bellino vl  e Nicolò Crecchi chit

Nicolò Paganini ( 1782-1840) Cantabile per violino e chitarra
Carola Bellino  vl e Roberto Morello chit

Nicolò Paganini Sonata concertata per violino e chitarra dedicata ad Eleonora Di Negro
-Allegro
-Adagio
-Rondeau

 

Aperitivi… in musica! – Liszt e la poesia italiana

Anno 2022
Luogo Oratorio San Filippo Neri

“Aperitivi… in musica” é una rassegna di concerti del Conservatorio “Niccolò Paganini” coordinati da Marco Simoncini. Tali concerti si sono svolti in diverse domeniche della primavera 2022 la mattina alle ore 11.45 presso l’Oratorio San Filippo Neri di Genova (Via Lomellini 12).
https://www.conspaganini.it/ 
http://maestrosimoncini.com/

Il terzo appuntamento, che si é tenuto domenica 24 aprile, dal titolo “Liszt e la poesia italiana”, ha avuto come protagonista Llia Yakushin (Pianoforte).

Il programma prevedeva:

F. Liszt da Années de pèlérinage. Deuxième Année. Italie, S. 161

Sonetto 47 del Petrarca
Sonetto 104 del Petrarca
Sonetto 123 del Petrarca
Après une lecture de Dante. Fantasia quasi Sonata

Curriculum Lilia Yakushin, pianista
Lilia Yakushin studia pianoforte con il Prof. Gianfranco Carlascio presso il conservatorio Niccolò Paganini di Genova e prosegue gli studi con Prof. Daniele Fredianelli, sotto la cui guida sta per conseguire la Laurea di Primo Livello in Pianoforte.
Nel 2018 ha conseguito l’Esame di Stato e il Baccalaureato in lingua francese (Esabac) presso il Liceo Linguistico E. Montale di Genova, entrambi con il massimo dei voti.
Si è esibita in recital solistici in diverse sedi in Liguria e in Piemonte, tra cui i Musei di Strada Nuova a Genova nell’ambito dei Rolli Days, l’Oratorio dei Santi Nazario e Celso a Genova e nell’ambito della manifestazione “Rapallo al pianoforte” organizzata da Liguria Media.
Ha vinto diversi premi e borse di studio in concorsi pianistici sia esterni che interni al conservatorio, tra cui:
Città di Alessandria, Città di Massa, Cortemilia International Music Competition, Concorso Pianistico La Palma d’oro di San Benedetto del Tronto e le borse di studio Giuseppe Ponta, Renzo Mantero e New York Classical Music Society indette dal conservatorio Paganini.
Ha frequentato masterclass tenute dai Maestri Pietro De Maria e Roberto Plano.
Nel proprio conservatorio, collabora attivamente come pianista accompagnatrice e studia con passione il repertorio vocale e cameristico.
Nel 2019 ha formato un duo con la violoncellista Carola Puppo, con cui si è esibita in occasioni rilevanti, tra cui la rassegna Museidisera presso i Musei a Vaticani a Roma (2019), il Levanto Music Festival – Amfiteatrof (2021), il Paganini Genova Festival e la rassegna Gems à la Paganini organizzata dall’associazione genovese Amici di Paganini (2021).
Il duo, formatosi sotto la guida del violoncellista Giovanni Lippi, frequenta attualmente il corso di perfezionamento in musica da camera presso la Scuola di Musica di Fiesole, tenuto dal Trio Gaspard, Alexander Lonquich e Bruno Canino.