Aperitivi… in musica!

Anno 2024
Luogo Oratorio San Filippo

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“Aperitivi… in musica” è stata una rassegna di concerti del Conservatorio “Niccolò Paganini” coordinati da Marco Simoncini. Tali concerti si si sono svolti in diverse domeniche della primavera 2024 la mattina alle ore 11.45 presso l’Oratorio San Filippo.
https://www.conspaganini.it/ 
http://maestrosimoncini.com/

Ecco il programma del primo concerto, tenutosi il 14 aprile:

Fabrizio Giudice: chitarra

Niccolò Paganini (1782-1840)
Tre sonate MS 82
n. 32 – 33 – 34
Sonata MS 3
-Romanza
-Tema con variazioni
Sonata MS 87
-Minuetto
-Rondò
Guido Santorsola (1904-1994)
da Suite Antigua: Preludio
Radames Gnattali (1906-1988)
Toccata em ritmo de samba n 1
Toccata em ritmo de samba n 2
Francesco Mignone (1897-1986)
da Twelve etudes: n. 3 Chorinho
Mario Castelnuovo -Tedesco (1895-1968)
Tarantella
Abel Carlevaro (1916-2001)
Campo da Preludios Americanos n 3
Astor Piazzolla (1921-1992)
La muerte del angel (trascr. B. Benitez)

 

Secondo concerto, pianoforte a 4 mani, domenica 21 aprile:

Quattro mani all’Opera
Omaggio a Giacomo Puccini

Pianoforte a quattro mani:
Claudia De Natale e Stefano Fantini

G. Puccini (arr. pf. 4 mani di G. Castronuovo)
I crisantemi per Quartetto d’archi
‘L’abbandono’ dall’Opera ‘Le Villi’

B. Wolff
Pot-pourri dall’Opera ‘La Bohème’
Pot-pourri dall’Opera ‘Tosca’

STEFANO FANTINI
Si diploma presso il Conservatorio Morlacchi di Perugia sotto la guida artistica dei maestri Carlo Morganti e Tullio D’Urso, perfezionandosi successivamente con il maestro Giovanni Valentini dell’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola. Parallelamente prosegue la sua specializzazione nell’accompagnamento pianistico di strumentisti e cantanti, conseguendo, nel 1992, l’idoneità al Concorso per Titoli ed Esami nei conservatori D. M. 18 luglio 1990 per la classe di concorso CODI25 (ex F010). Dopo aver frequentato i Corsi di Specializzazione della SIEM in direzione di coro e vocalità a Chiavari nel 1992 con Giovanni Maria Rossi, inizia una intensa collaborazione con la Compagnia della Rancia: dapprima si occupa della vocalità per i Corsi di Teatro presso il Teatro Gentile da Fabriano, successivamente partecipa in qualità di assistente musicale e maestro collaboratore per i musical “Dolci Vizi al Foro” (debutto 1994, protagonisti Stefano Nosei e Gennaro Cannavacciuolo), Cantando sotto la Pioggia (con il quale debutta in orchestra “dal vivo” nel luglio 1995, protagonisti Raffaele Paganini, Manuel Frattini e Silvia Specchio) e West Side Story (1996 con Leandro Amato e Michele Carfora). Partecipa anche alle audizioni del musical “Grease” a Milano in qualità di maestro collaboratore. Nello stesso periodo inizia la collaborazione con l’Accademia “Le Muse” di Maiolati Spontini in qualità di pianista per le masterclass del M° Ernesto Palacio. Contemporaneamente al ruolo di Direttore Esecutivo presso la Fondazione Scuola di Musica di Fiesole – dal 1998 al 2010 – ha collaborato al pianoforte con strumentisti e cantanti in numerosi concerti. È stato docente di Accompagnamento pianistico presso i Conservatori di L’Aquila, Messina, Firenze, Bari e Perugia: attualmente è docente presso il Conservatorio “N. Paganini” di Genova.

CLAUDIA DE NATALE
Figlia del musicologo Marco De Natale, diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano con il M° R. Risaliti, prosegue gli studi con H. Kann a Vienna, N. Delle Vigne a Bruxelles, M. Damerini, F. Nicolosi, in Musica da Camera con il Trio di Trieste presso la Scuola Superiore di Musica da Camera di Duino (TS) e l’Accademia Chigiana di Siena con Diploma di Merito e con il Trio Altenberg al Conservatorio di Vienna. Vincitrice di concorsi nazionali ed internazionali, dopo gli esordi come solista – Secondo Concerto di Beethoven, Sala Verdi Conservatorio di Milano, Triplo Concerto di Beethoven a Magenta (MI) – si è dedicata con crescente passione alla Musica da Camera in duo con flauto, clarinetto, violino, violoncello, Trio e alla Musica vocale da camera, spesso con raffinate scelte da repertori di ascolto inconsueto, collaborando con prime parti delle orchestre del Teatro alla Scala e Pomeriggi Musicali di Milano, Regio di Torino e Parma, San Carlo di Napoli, Donizetti di Bergamo con concerti in tutta Italia e all’estero (Universität für Musik und darstellende Kunst in Austria, Slovenia, Ucraina, Svizzera, Festival Internazionale di Musica da Camera di Sofia) in particolare in seno al Trio Hemiolia e al Trio Gagliano. Del suo pianismo la critica ha elogiato “piani sonori di rara intensità e spessore in cui De Natale colpisce per la levigatezza di suono e l’opalescenza degli arpeggi” definendola “affascinante ed ipnotica, complice un’abilità timbrica e dinamica straordinaria”. Apprezzata docente di Pianoforte e Musica da camera in scuole di vario ordine e grado, attualmente è docente di ruolo di Accompagnamento Pianistico presso il Conservatorio N. Paganini di Genova dopo aver insegnato nei Conservatori di Padova, Roma, Palermo e Trapani. Come Direttore Artistico ha guidato e consolidato per dieci anni la crescita del Civico Istituto di Musica, Danza e Teatro di S. Donato Mil.se e diverse rassegne concertistiche; attivo anche il suo impegno nella divulgazione della musica (“MusicaSì!-Progetto per il pubblico di domani” – Gioventù Musicale d’Italia; Laiv -Laboratorio Arti Interpretative dal Vivo- Fondazione Cariplo; pubblicazioni di Analisi musicale e didattica pianistica con articoli e pubblicazioni per Ricordi e Curci editori).

 

Trio Jazz, terzo concerto, domenica 28 aprile:

Trio Jazz
Barbara Raimondi: Voce
Alessio Menconi: Chitarra
Giampaolo Casati: Tromba

George & Ira Gershwin
But not for me
Charlie Parker
Confirmation
Ralph Rainger
Easy living
Tadd Dameron
Good bait
Irving Berlin
How deep is the ocean
Thomas Waller
Jitterbug waltz
Jimmy McHugh
On the sunny side
Hoagy Carmichael
Skylark

 

Ensemble Vox Antiqua, quarto concerto, domenica 5 maggio:

Liquide perle
La polifonia profana di Marenzio e dei suoi contemporanei

Ensemble Vox Antiqua
Dir. Marco Bettuzzi
PRIMA PARTE
Luca Marenzio (1553-1599)
Basciami mille volte Anon., libro V dei madrigali a 5 voci, 1585
La bella ninfa F.M.Molza, libro II dei madrigali a 5 voci, 1581
Dissi a l’amata mia G.B.Moscaglia, libro I dei madrigali a 4 voci, 1585
Vezzosi augelli T.Tasso, libro I dei madrigali a 4 voci, 1585
Crudele, acerba, inessorabil morte F.Petrarca, libro IX dei madrigali a 5 voci, 1599
O verdi selve T.Tasso, libro V dei madrigali a 6 voci, 1591

SECONDA PARTE
G.P. Da Palestrina (1525-1594)
Vergine bella, che di sol vestita libro I dei madrigali a 5 voci, 1581
Carlo Gesualdo (1566-1613)
Sparge la morte al mio Signor nel viso libro IV dei madrigali a 5 voci, 1596
Claudio Monteverdi (1567-1643)
Anima mia perdona / Che se tu sei il cor mio
G.B. Guarini, libro IV dei madrigali a 5 voci, 1603
Sigismondo d’India (1582ca-1629)
Dispietata pietate T.Tasso, libro III dei madrigali a 5 voci, 1615

TERZA PARTE
Jacob Arcadelt (1507-1568)
Margot labourez les vignestiers livre de chansons, a 4, 1554
Orlando Di Lasso (1532-1594)
Tutto lo dì
O occhi manza mia libro de villanelle, moresche et altre canzoni, a 4, 1582
G. Giacomo Gastoldi (1550-1622)
Speme amorosa / Amor vittorioso balletti a 5 voci, 1591
Pierre Passerau (1510 Ca-?)
Il est bel et bon chanson a 4, pubbl.1534
Orazio Vecchi (1550-1605)
Complimenti del Prencipe a’vegliatori a 6, finale de “Le veglie di Siena”, 1604
Vox Antiqua, direttore Marco Bettuzzi
Marta Barusso, Eugenia Cuomo Ulloa, Sofia Ferrari, Giulia Filippi, Cecilia Longhi, Carola Marasco, Jessica Mazzamuto, Valeria Pittaluga, Lucrezia Porta, Eva Randazzo, Ilaria Scano, Laura Torterolo;
Andrea Basevi, Claudio Castellini, Giampaolo Caviglia, Jacopo Fabbri, Matteo Guerrieri, Riccardo Montemezzi, Luca Moretti, Enrico Pisani, Paolo Paradiso, Stefano Passalacqua, Francesco Pezzoli.

Liquide perle
la polifonia profana di Marenzio e dei suoi contemporanei

Il madrigale fu uno dei più straordinari incontri di tutti i tempi fra espressioni d’arte diverse, musica e poesia: in sintonia con il principio rinascimentale di un’arte che imita la natura, la musica diventa l’ideale strumento per evocare le sfumature più profonde della stessa natura umana. La parola ha ormai acquisito quella centralità espressiva che condurrà alla monodia seicentesca e alla nascita dell’opera: Tasso, Guarini e molti altri poeti contemporanei – senza dimenticare la ripresa di interesse per il sommo Petrarca – vengono elevati a qualcosa di completamente nuovo: il madrigale inteso come poesia per musica.
La prima delle tre parti del programma si apre con alcuni capolavori di Luca Marenzio, il più grande madrigalista del secondo Cinquecento, già punto di riferimento del giovane Monteverdi a partire dal 1580, anno di pubblicazione del suo primo libro di madrigali e Liquide perle è proprio il brano che apre quel lavoro “di debutto”, un madrigale dalla scrittura fresca e ricca di novità, un vero manifesto stilistico. Colpisce in Marenzio la dolcezza delle linee: limpidezza di scrittura e magistrale tecnica compositiva sono sempre al servizio di quel melodismo per cui gli stessi contemporanei lo definiscono “il più dolce cigno d’Italia”. La sua seconda maniera, sviluppatasi nel corso degli anni novanta, accentua l’elemento patetico e culmina nella composizione del Libro nono a cinque voci: la prematura morte del suo autore imprime a quest’opera un suggello del tutto particolare, quasi testamentario.
Soprattutto da questi ultimi lavori sembrano prendere le mosse Monteverdi prima e Sigismondo poi, sviluppando in modo diverso la drammaticità della dissonanza, sempre più legata alla teoria degli affetti. E con caratteristiche stilistiche molto diverse anche Gesualdo sembra immergersi in quella cupa malinconia di cui il nono libro marenziano è intriso, cosa assai percepibile anche nel madrigale spirituale in programma.
Diverso il tratto stilistico di Palestrina ma, anche in quest’altro madrigale spirituale, su testo di Petrarca, la tensione derivante dal consueto dissidio interiore del poeta viene risolta dal sommo musicista con un’intonazione carica di commozione, riuscendo a fondere in un linguaggio mirabile l’aspirazione alla purezza e il senso del dolore che il testo ci offre.
La terza parte del programma presenta un florilegio di brani che potremmo definire “leggeri”, di altri grandi autori del periodo, toccando vari generi – dalla chanson alla villanella, dal balletto al madrigale rappresentativo. E anche qui ritroveremo i tratti peculiari dell’animo umano – delicatezza, gioia, passione, goliardia – che l’arte polifonica riesce magicamente a portare a galla attraverso il canto.
Marco Bettuzzi

 

Ultimo concerto, Ottoni del Conservatorio N. Paganini, domenica 12 maggio:

Ensemble di ottoni del Conservatorio
Dir. Prof. Massimo Gianangeli

PRIMA PARTE
H Purcell (1659-1695)
Trumpet tune and air
G.Gabrieli (1557-1612):
Canzon septimi toni n.2
T.Susato(1510-1570):
Susato Suite
1) La Mourisque
2) Bransle Quatre Bransles
3) Ronde
4) Basse Danse Bergeret
5) Pavane Battaille
J.Pachelbel(1653-1706)
Canone (arr F.Uscidda):

SECONDA PARTE
M.Rosza(1907-1995):
Parade of the Charioteers dal film “Ben Hur”
G.Puccini (1858-1924):
Oh,mio Babbino caro dall’opera “Gianni Schicchi”
G.Verdi (1813-1901):
Marcia trionfale dall’opera “Aida”
E.Morricone (1928-2020):
2 songs
dai film “La leggenda del pianista sull’Oceano e “Il buono, il brutto, il cattivo”.

Ensemble di ottoni del Conservatorio
TROMBE
Daniele Zigrino
Chiara Siracusa
Pietro Piva
Lorenzo Fanciulli
Roberto Lombardo
Stefano Maranzano

CORNO
Claudio Minervini

TROMBONI
Davide Pedrazzi
Matteo Ferracuti
Lorenzo Bonora
Lorenzo Martini
Sergio Boni
Chiara Fanciulli
Michela Gorini

TUBA
Marco Gatti
Alessandro Longo
Roberto Savaia

PERCUSSIONI
Rossana Bribó

Direttore
Prof. Massimo Gianangeli